Progettavano punizioni esemplari per due imprenditori locali che non si erano piegati alle richieste del «pizzo». I due avevano detto no al racket ma, denunciando ogni cosa alla polizia e spezzando così il muro del silenzio, hanno consentito alla Dda di decapitare un clan che si stava riorganizzando in un territorio ad alta densità criminale come quello di Niscemi.
