“I-Can”, Interpol a caccia di latitanti Nella rete già 43 affiliati alle ’ndrine

Visti i brillanti risultati prodotti, in particolare nell’ultimo triennio, in tema di cattura di latitanti e contrasto della criminalità organizzata mafiosa con particolare riferimento alle ramificazioni internazionali della ’ndrangheta, è destinato ad essere implementato e irrobustito. Parliamo del progetto “I-Can”(Interpol Cooperation Against ’Ndrangheta), ovverosia lo strumento di cooperazione internazionale tra le forze dell’ordine istituito nell’estate del 2020su accordo del Dipartimento della pubblica sicurezza e del Segretariato generale dell’Interpol. Allo stato, sono più di 40, tra cui boss di spessore e broker mondiali della cocaina, i latitanti italiani, comprese diverse “primule rosse” originarie della Locride, individuati e arrestati in ogni angolo del mondo. Numerose, articolate e di notevole spessore investigativo sono state pure le azioni e le operazioni di contrasto, in Europa e nel mondo, del “fenomeno ’ndrangheta” compiute dalle forze di polizia italiane.