La Procura ha chiesto la condanna a oltre sette secoli di carcere per 56 tra presunti boss, gregari, estortori e prestanomi dei clan palermitani finiti in manette nell’ambito dell’inchiesta denominata Cupola 2.0 che svelò il tentativo della mafia – secondo l’accusa – di ricostituire la commissione provinciale e ricostruì gli organigrammi dei mandamenti di Tommaso Natale, Porta Nuova, Pagliarelli, Misilmeri, Belmonte Mezzagno e Villabate. Il processo si svolge col rito abbreviato davanti al gup Rosario Di Gioia.