Il primo interrogatorio è datato 30 agosto. Il killer del clan Bonavota Francesco Fortuna siede davanti al procuratore facente funzioni di Catanzaro Vincenzo Capomolla e al sostituto Antonio De Bernardo, affiancati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo. «Intendo intraprendere un percorso di collaborazione con la giustizia», mette a verbale il 44enne di Sant’Onofrio che ha sulle spalle due condanne definitive, ciascuna a 30 anni, per gli omicidi di Raffaele Cracolici e Domenico Di Leo, entrambi commessi nel 2004, stesso anno di quello di Domenico Belsito, per il quale ha rimediato 30 anni ma in primo grado, come i 20 anni di “Rinascita Scott” per associazione mafiosa.