I segreti siciliani di Sandokan pentito. “Un patto con il fratello di Totò Riina”

Avevano pianificato e realizzato un grande affare i mafiosi più vicini a Salvatore Riina e i Casalesi di Francesco Schiavone: il monopolio della distribuzione di frutta e verdura da Roma in giù. Un affare milionario, che è passato per anni dai mercati ortofrutticoli, da ditte gestite da prestanome e da complicità mai scoperte. Il pentimento di Schiavone, soprannominato “Sandokan”, potrà fare luce anche su questo: un capitolo ampio di relazioni fra mafia siciliana e camorra, che sono risalenti nel tempo. Dell’ultimo affare nel settore dell’ortofrutta abbiamo saputo nel 2010. I magistrati di Palermo e di Roma si sono imbattuti in alcuni imprenditori attivissimi nel settore dei trasporti. In particolare, nel mercato di Fondi (Latina) era emerso un vero e proprio centro di smistamento delle mafie. Lì, i boss legati a Schiavone e quelli vicini a Gaetano Riina, il fratello del capo dei capi, avevano stipulato un accordo, che prevedeva il via libera ad alcune società.