Il boss in carcere comandava… da remoto

“Assi i Mazzi”, al secolo Umberto Bellocco classe ’37: per quasi cinquant’anni il vecchio patriarca – al quale viene ricondotta anche la nascita della Sacra Corona Unita pugliese, fatta risalire alla notte di Natale del 1981 all’interno del carcere di Bari – ha tenuto le redini della cosca di Rosarno. Alla sua morte, il 22 ottobre 2022, è stato quasi naturale il “passaggio di mano” all’omonimo nipote, classe ’83, alias “Chiacchiera”, lui che «ha dimostrato di avere la completa gestione del sodalizio e il conseguente controllo di tutti i consociati». Figlio di Giuseppe Bellocco classe ’48 e fratello di Domenico classe ’77, detto anche “Mico u Longu”, nelle intercettazioni dei Carabinieri il nuovo boss dà prova di essere un leader temuto: le persone ammesse a confrontarsi con lui hanno esternato sempre atteggiamenti ossequiosi ed accondiscendenti, dimostrando il loro assoggettamento.