Il crocevia dello spaccio a Scilla ricostruito dal pentito Cimarosa

Scilla, crocevia dello spaccio di sostanze stupefacenti dell’intera Costa Viola dove confluivano “clienti” provenienti da Villa San Giovanni e Bagnara, dall’Aspromonte alla “Tonnara”, da più punti dell’ampia area dello Stretto. Un business attivo, e remunerativo, svelato dalle inchieste della Procura antimafia e dei Carabinieri, “Lampetra” prima e “Nuova Linea” dopo. Affari e dinamiche confermati dal collaboratore di giustizia Carmelo Cimarosa, tra i più attivi esponenti dello spaccio in grande stile a Scilla. La sua carriera negli affari della droga sono stati ripercorsi nelle dichiarazioni rese ai Pubblici ministeri Walter Ignazitto, Nicola De Caria e Paola D’Ambrosio nell’estate 2022 a poche settimane dall’arresto.