Il “finto” collaboratore che dialogava con i boss.

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La deputata di Italia viva Giusy Occhionero è stata rinviata a giudizio dal gup di Palermo per falso. La parlamentare avrebbe fatto passare il Radicale Antonello Nicosia, poi arrestato per mafia, e allora conosciuto solo telefonicamente, per suo assistente, consentendogli di entrare con lei nelle carceri senza autorizzazione e di avere incontri con i boss. Solo in un secondo momento, dopo tre ispezioni in istituti di pena siciliani, i due avrebbero formalizzato il rapporto di collaborazione.
Nicosia, coimputato della Occhionero, accusato di falso aggravato e associazione mafiosa, ha scelto il rito abbreviato, come il boss di Sciacca Accursio Dimino e Paolo e Luigi Ciaccio, che rispondono di favoreggiamento. Rinviato a giudizio, come Occhionero, Massimiliano Mandracchia, anche lui imputato di favoreggiamento.