Il pentito svela le toghe “amiche” dei clan.

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«Qualche Cartier, un Rolex, qualcosa e alla fine, con un po’ di pazienza, ce la fai ad uscire dal carcere». Le parole sono del collaboratore di giustizia Andrea Mantella, ex boss secessionista del Vibonese. È lui a raccontare agli inquirenti salernitani «il sistema» utilizzato dai boss di mezza Calabria per farsi aprire le porte dei penitenziari, schivare condanne all’ergastolo o addirittura ottenere clamorose assoluzioni. Il pentito parla di almeno cinque magistrati nel suo interrogatorio del 4 aprile scorso rispondendo alle domande dei sostituti procuratori della Dda di Salerno Vincenzo Senatore e Silvio Marco Guarriello.