Il pizzo e le frizioni tra clan: «Gli ho fatto fare brutta figura»

«Ogni rione ha la sua cosca di riferimento», faceva notare Libera appena sabato scorso. Ed effettivamente, dalle carte dell’operazione “Atto Quarto”, emerge una sorta di mappatura degli interessi delle cosche su Reggio. Che sono tanto presenti da entrare, inevitabilmente, in contrasto quando viene chiesto il pizzo alla persona “sbagliata”. Un esempio lampante è ricostruito proprio dalla Direzione distrettuale antimafia nella recente inchiesta sfociata la settimana scorsa in 28 arresti (23 in carcere e 5 ai domiciliari). Protagonisti sono i Libri e i De Stefano, nomi pesanti delle cosche del mandamento centro; lo sfondo è quello del cantiere del parcheggio del nuovo palazzo di giustizia.