Il ritorno del boss Bonura. Di lui parlò Buscetta

I boss tornati in libertà cercano di riprendere il loro posto nei nuovi assetti organizzativi di Cosa nostra. Il caso più eclatante è quello di Franco Bonura che a 82 anni, dei quali 20 passati in carcere, è tornato sulla scena per ricomporre antichi equilibri e per «allacciare e consolidare relazioni con esponenti della vita politica e imprenditoriale». Lo sostengono gli investigatori che in una nuova operazione antimafia hanno dato un colpo al mandamento di Uditore e alla cosca sorella di Passo di Rigano: un’area in cui c’è stato, negli anni di Totò Riina, un cambio di comando dalla vecchia mafia di Pietro Torretta e Totuccio Inzerillo all’ala corleonese. Dopo una lunga indagine e con il supporto di importanti intercettazioni sono stati compiuti 19 arresti: 17 sono finiti in carcere, tra cui Bonura, e due ai domiciliari. L’inchiesta ha ricostruito non solo il ritorno di Bonura ma anche la crescita di boss di spessore come Girolamo Buscemi detto «Mummino» e Agostino Sansone, gente che non viene dal nulla ma con un solido retroterra da spendere.