Era il 1993 quando Salvatore Curcio, allora giovane gip del Tribunale di Catanzaro, firmava l’arresto di 44 persone ritenute affiliate al cosiddetto Clan dei Gaglianesi. A distanza di 30 anni Curcio da nuovo procuratore capo di Catanzaro firma l’operazione Clean money che ha svelato l’attuale operatività del gruppo criminale. Agli elementi storici dell’associazione si uniscono i loro figli, una “catena”, come la chiamano gli affiliati, che tiene le fila di un romanzo criminale che ha attraversato le generazioni. Ieri all’alba è scattato il blitz dei Carabinieri. Dei 22 destinatari della misura cautelare, che devono rispondere a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, rapina, usura, lesioni personali, truffa, associazione per delinquere autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, reati anche aggravati dalle finalità o modalità mafiose, 12 sono in carcere e 10 ai domiciliari con braccialetto elettronico.