Su Giovanni Becchina, 78 anni, di Castelvetrano, diversi pentiti (Rosario Spatola, Vincenzo. Calcara, Angelo Siino, Giovanni Brusca) hanno dichiarato che sarebbe stato legato al boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro, e prima di lui al padre Francesco. Sarebbe stato uno dei sostenitori economici della lunga latitanza del boss. Tanti i sospetti che sono caduti sull’imprenditore che, negli anni ’90, era rientrato nella sua città natale e aveva diversificato le sue attività nel campo della produzione di olio e del cemento.