Il sindacalista Mico Geraci ucciso, si apre il processo: la verità attesa da 27 anni

Il processo sull’omicidio di Mico Geraci  si è aperto ieri davanti alla seconda sezione della Corte d’Assise, presieduta da Vincenzo Terranova, in un clima carico di aspettative. Era la sera dell’8 ottobre 1998 quando il sindacalista della Uil venne assassinato a Caccamo: a distanza di oltre ventisette anni, la ricerca della verità si trova ora al centro di un’aula giudiziaria con l’accusa rivolta contro i fratelli Salvatore e Pietro Rinella, ritenuti i mandanti del delitto con l’approvazione di Bernardo Provenzano. In aula, c’era anche Giuseppe Geraci, il figlio di Mico: «Stiamo cercando di capire – ha detto – se oltre al movente legato al suo impegno antimafia, ci possano essere altri profili legati soprattutto al suo impegno politico. Ed è proprio l’interesse di Provenzano che ci fa capire come mio padre sia stato particolarmente ostile agli interessi di Cosa Nostra».