«Te lo dico chiaramente, se non sei con me, sei contro di me. Comando io là». Si può sintetizzare così, con le parole rivolte al vicesindaco Ernesto Menniti il pensiero di Antonio Paparo, “sindaco ombra” di Badolato, arrestato nell’ambito dell’operazione Ostro, eseguita all’alba di mercoledì scorso dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Ros. L’imprenditore voleva a tutti i costi mettere le mani sul Comune, avere il controllo dell’ente, obbligando a votare i candidati che lui stesso aveva indicato nella costruzione delle due liste in campo nella campagna elettorale farsa delle amministrative del 2021. Dall’ordinanza, infatti, è emerso che l’imprenditore, che aveva fornito il nascondiglio al boss Cosimo Damiano Gallace, si accordava con il marito della futura assessora Antonella Giannini, Giuseppe Fiorenza, su come procacciare i voti alla ai candidati.
