Fiumi di droga su uno scacchiere internazionale, la mafia con la M maiuscola, e l’immancabile tocco di mi¬stero con un superlatitante che riappare come un fantasma dopo 26 anni tra vagoni e rotaie, trama degna di un film di 007. Ma siamo in Sicilia e tutti gli ingredienti, lungi dall’essere fantasiosa sceneggiatura per cinema e tv, sono invece parte integrante di una vera e articolata inchiesta, dal 2013 al 2018, della Guardia di Finanza di Palermo e dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani che hanno sgominato un’ organizzazione criminale con cabina di regia a Campobello di Mazara, regno incontrastato del ricercatissimo Matteo Messina Denaro e delle famiglie alle quali avrebbe dato, ma solo in prestito, il suo scettro di capo dei capi.
