Impresa vicina alla camorra estromessa dai lavori del ponte Morandi, scattano gli arresti.

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Non era soltanto una società a rischio di infiltrazioni mafiose: la “Tecnodem”, l’azienda interdetta dai lavori di demolizione nel cantiere di Ponte Morandi su disposizione della Prefettura lo scorso maggio, era effettivamente gestita da un pluripregiudicato in processi di camorra. Così questa mattina all’alba gli uomini della Direzione investigativa antimafia di Genova, agli ordini del colonnello Mario Mettifogo, hanno arrestato e portato in carcere Ferdinando Varlese, l’uomo che amministrava di fatto la società napoletana con un contratto di subappalto da 100mila euro con la ditta Omini, capofila delle aziende impegnate nella demolizione del viadotto.