Inseguendo Condello, si libera Villa.

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Inseguendo le tracce di Micu “u pacciu” – al secolo Domenico Condello, cugino di Pasquale “il supremo” Condello, uno dei boss più potenti della ‘ndrangheta tanto da permettersi il lusso di una latitanza ventennale – i Carabinieri e la Dda di Reggio Calabria hanno fatto luce sulla ‘ndrangheta che “strozzava” Villa San Giovanni. Estorsioni, danneggiamenti, minacce, detenzione di armi comuni e da guerra, favoreggiamento. Sono alcuni dei reati, tutti aggravati dalla finalità mafiosa, contestati a vario titolo alle 26 persone, appartenenti, secondo gli inquirenti, alle cosche Condello e Zito-Bertuca operanti nella periferia nord di Reggio e nel territorio di Villa San Giovanni, fermate nell’ambito dell’operazione “Sansone”, eseguita dai Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria.