La bisca clandestina delle cosche e i rapporti con il re delle slot machine

Ricompare la bisca clandestina condivisa da tutti i clan catanesi – dall’indirizzo ancora top secret – nelle carte del blitz Oleandro. Del casinò gestito trasversalmente dalle famiglie mafiose ne parlano anche gli indagati dell’inchiesta Zeus che nel 2021 azzerò i cursoti milanesi. Giuseppe Gambadoro confida a un uomo – che non risulta indagato ma che ha rapporti stretti con il clan – il fatto che nelle casse del gruppo criminale di Picanello finivano anche i soldi del gioco d’azzardo. Il cugino del boss Carmelo Salemi spiega a gennaio 2020 che vi è «una bisca dove si pratica il gioco della zecchinetta e che i profitti venivano suddivisi tra “Cappello, Santapaola, Carcagnusi (Mazzei, ndr)”, che sono i supervisori e gli organizzatori degli eventi. Melo ‘u ciuraru – ritenuto il reggente di Picanello – rappresentava i Santapaola nella bisca, che sarebbe stata dotata anche di un bar gestito da «Nino».