La fine di un’era. Ora l’ex premier teme le rivelazioni del vecchio amico.

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Per 46 anni sono stati inseparabili. Silvio Berlusconi ama raccontare che l’amico Marcello Dell’Utri ha sempre avuto una buona idea da proporgli, al momento giusto. La prima, del 1973, l’accolse subito: l’arrivo di un esperto fattore da Palermo per prendersi cura dei cavalli nella nuova villa di Arcore, era il boss Vittorio Mangano. L’ultima idea di Dell’Utri, invece, l’ha subito bocciata: Berlusconi non sarebbe voluto neanche venire a Palermo, come testimone citato dalla difesa del suo amico di sempre condannato nel processo “Trattativa Stato-mafia”. E Dell’Utri c’è rimasto parecchio male.