La locale di Bianco, non solo droga

Nell’ambito della operazione investigativa denominata “Eureka” c’è una parte confluita nel procedimento relativa ad un articolato, quanto complesso quadro probatorio che riguarda l’esistenza di un’organizzazione di ’ndrangheta denominata “locale di Bianco” e la sua asserita «costante e ininterrotta operatività«. Nel contesto investigativo risultano indagati per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso Francesco Cristiano, Saverio Cristiano, Carmelo Pelle, Bruno Raschellà e Pietro Raschellà. Nello specifico, secondo quanto riportata nell’ordinanza del gip distrettuale reggino, il 45enne Saverio Cristiano, soprannominato “Willy”, e il 43enne Francesco Cristiano avrebbero avuto entrambi un ruolo di «promotore, dirigente ed organizzatore dell’associazione, svolgendo compiti direttivi ed organizzativi nell’articolazione territoriale operante a Bianco; in particolare, quale esponente di vertice della locale di Bianco».