«La mafia si nasconde, noi la incalziamo».

Intervista,comandante,provinciale,carabinieri,Coppola,Catania

«Non da oggi. E’ una strategia portata avanti da tempo, con la consapevolezza che i momenti di scontro determinano un innalzamento dell’attenzione da parte delle forze dell’ordine, coordinate dalla Procura, e un aumento dei momenti repressivi. L’obiettivo è quello di fare accordi, anche con gruppi tradizionalmente nemici, per spartirsi i traffici illeciti nel territorio. Catania è un laboratorio in tal senso ma noi lo sappiamo bene e con l’attività informativa e investigativa seguiamo accordi criminali, cambi di leadership o di casacca e tutto ciò che possa essere d’interesse per fronteggiare il fenomeno». «In termini di bilanci – prosegue Coppola – abbiamo colpito trasversalmente quasi la totalità dei “clan” tuttora attivi nell’area catanese, con l’arresto di oltre 80 persone e il sequestro di un numero consistente di armi fra pistole, fucili ed armi bianche – 356 – nonché di beni mobili e immobili per un valore di oltre 2,5 milioni di euro».