A quarant’anni dall’assassinio del presidente Mattarella, restano ancora poco chiari il contesto in cui è maturato e, perfino, gli autori i mandanti è certo, però, che quel delitto interruppe un processo che si manifestava come soluzione di continuità nella storia della Sicilia del dopoguerra. Piersanti Mattarella aveva rappresentato, infatti, una rottura col passato incarnando quell’ansia di nuovo e di riscatto di una Sicilia che, allora, appariva in grado di farcela, nel senso che sembrava che i siciliani avessero trovato l’orgoglio e la capacità di lavorare per un sempre sperato e mai praticato cambiamento radicale.
