I commercianti, taglieggiati dalla cosca di San Lorenzo, negano di aver pagato il pizzo ai picciotti del clan. Ma alcune intercettazioni, in mano agli inquirenti, parlano di soldi riscossi ed imposizioni. Un solo imprenditore ha ammesso di aver subito le richieste di denaro; per diversi anni ha lavorato al nord, poi è tornato in città ed ha costruito palazzi nel quartiere di San Lorenzo.
