«Segui il tumore». Nella cattura di Matteo Messina Denaro c’è stata un’intuizione che sembra essere stata decisiva per prendere la pista giusta: prima una segnalazione, poi una serie di indicazioni vaghe ma che, nello stesso tempo, portavano tutte in una sola direzione e che arrivavano da alcune intercettazioni telefoniche delle persone più vicine al boss. Domande sui tumori al fegato, o meglio sulle metastasi epatiche di tumori al colon. Qualche riferimento al morbo di Crohn, indicazioni sulle controindicazioni alla chemioterapia. Il tutto, chiaramente, senza mai fare alcun riferimento diretto Messina Denaro. Il gruppo speciale dei carabinieri che, però, da anni seguiva il boss proprio attraverso briciole di tracce, aveva imparato a riconoscere le chiacchiere dagli indizi. E avevano così intuito che dietro quelle indicazioni mediche ci fosse “Iddu”.
