La strage di via D’Amelio e l’agenda di Borsellino. Disposte perquisizioni. S’indaga pure su una loggia massonica coperta

L’ex procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra, morto 8 anni fa e responsabile delle indagini immediatamente successive alla strage di via d’Amelio, avrebbe fatto parte di una loggia massonica. Lo sostiene la procura di Caltanissetta che ha disposto tre perquisizioni, eseguite dal Ros, nelle abitazioni riconducibili a Tinebra nell’ambito dell’inchiesta per i depistaggi successivi alla strage di via D’Amelio. La Procura, dice una nota, ha «acquisito una pluralità di elementi che hanno fatto emergere concreti indizi circa la presenza di una loggia massonica coperta a Nicosia, di cui avrebbe fatto parte anche Tinebra». Le perquisizioni in tre luoghi all’epoca dei fatti nella disponibilità dell’ex procuratore di Caltanissetta, Giovanni Tinebra, deceduto da 8 anni, sono state eseguite per chiarire «il contesto in cui si collocarono l’oramai accertato depistaggio sulla strage di Via D’Amelio e la «sparizione» dell’agenda rossa di Paolo Borsellino». Lo scrive il procuratore Salvatore De Luca in una nota in con cui dà notizia del decreto eseguito da carabinieri del Ros.