La svolta anti cosche voluta dal vescovo nell’ex feudo di Riina.

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C’è stato un tempo, neanche troppo lontano, in cui i mafiosi andavano a messa nella Chiesa madre di Corleone. Quattro anni fa, Salvo Riina, il figlio del capo dei capi, fu ritenuto “idoneo” dal parroco a fare da padrino di battesimo della nipotina. E così, il 29 dicembre, la famiglia Riina indossò il vestito della festa per la cerimonia. Una messa come tante, ma a Corleone non passò inosservata. Il tam tam arrivò fino all’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, che sui temi della mafia è una delle voci più autorevoli della Chiesa siciliana.