Due sicari lo inseguirono nel cuore della notte, era appena uscito da casa della sua nuova fidanzata, ad Altavilla Milicia. Vincenzo Urso aveva 30 anni, un testimone affacciato al balcone raccontò di aver sentito le sue urla disperate mentre correva a perdifiato. «Mamma, mamma», furono le sue ultime parole. Poi, una scarica di proiettili lo fece stramazzare per terra. Era il 25 ottobre 2009. Così continuano ad uccidere i killer di Cosa nostra. Perché quello fu un delitto di mafia, con il più antico dei moventi che scatenano le vendette dei padrini. Un delitto d’onore.
