Le aste giudiziarie e gli appetiti dei clan

Anche se non permettono la ricostruzione di azione di turbativa d’asta specifiche, da alcuni dialoghi captati nell’inchiesta “Hybris” emerge un intenso interessamento della ‘ndrangheta all’accaparramento di immobili attraverso l’infiltrazione nel settore delle aste giudiziarie e, in particolare, di capannoni ubicati nell’area industriale di Gioia Tauro. Lo si evince da alcuni aneddoti riferiti da Francesco Benito Palaia, esponente di spicco della cosca Bellocco, a Rocco Delfino “u rizzu”, considerato appartenente al clan Piromalli. La conversazione tra i due nasce dalla circostanza che un imprenditore amico del fratello di Palaia, lo aveva interpellato chiedendogli, sostanzialmente, se quest’ultimo era interessato all’acquisto di un capannone non meglio specificato perché, evidentemente, solo in assenza di un interesse dello stesso Palaia, avrebbe formulato una proposta d’acquisto.