Le “mani” dei clan etnei nella Ionica

Il territorio messinese si conferma crocevia di varie matrici criminali e la fascia ionica, dalla periferia sud di Messina, al confine con la provincia di Catania, risente della forte influenza dei gruppi criminali etnei. È il quadro che emerge dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia sull’attività svolta e i risultati conseguiti nel secondo semestre 2022, inviata al Parlamento. La fascia ionica «costituisce area d’influenza delle organizzazioni mafiose etnee in quanto vantaggiosa per lo spaccio di droga e per il reinvestimento dei capitali di provenienza illecita» e a tal proposito vengono ricordate le operazioni “Good Easter”, “Fiori di Pesco”, “Isola Bella” e “Alcantara”: in quest’ultima i carabinieri hanno eseguito 26 misure cautelari per associazione finalizzata al traffico di droga, detenzione ai fini di spaccio ed estorsione ed è emersa una fiorente rete di spaccio fra i locali più in vista di Giardini Naxos e Taormina, sostenuta dai clan Brunetto e Cintorino, con l’impiego di giovanissimi per penetrare al meglio il mondo della movida.