Le mani dei cutresi sui villaggi turistici.

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Estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura e riciclaggio i reati contesti nel fascicolo dell’inchiesta che è solo l’ultimo capitolo di un romanzo criminale che comincia con l’inchiesta “Kyterion” del 2015 e prosegue poi con “Borderland” e “Malapianta”. Al centro dell’ultima indagine anti-‘ndrangheta, la “locale” federata composta dalle famiglie Mannolo-Zofreo-Trapasso-Falcone che avrebbero imposto le loro regole lungo tutta la costa da Steccato di Cutro all’Alto Ionio Catanzarese. Quaranta chilometri di litorale da Barco Vercillo in territorio di Cutro a San Vincenzo di Sellia Marina dove le ‘ndrine di San Leonardo di Cutro, legate naturalmente alla provincia di ‘ndrangheta in mano ai Grande Aracri, imponevano il pizzo e le forniture ai villaggi turistici.