L’Atac, azienda dei trasporti più disastrata d’Europa e insieme metafora dell’abisso di una città, aveva una sua “sede operativa” nel cuore del Mondo di Mezzo. Una cabina di regia che, alla bisogna, si sistemava ora nei pressi di via Portuense, ora in via Volterra, a due passi dalla Basilica di San Giovanni. Al Portuense, Riccardo Mancini, ambasciatore e tasca dell’ex sindaco Alemanno, sodale “a stecca para” di Massimo Carminati, riceveva in un appartamento dove alti dirigenti di Atac arrivavano a comando per prendere ordini sulle gare
