Le mani della camorra sui ristoranti a Roma: sequestrati 14 locali in centro. Prestiti al figlio di Gigi D’Alessio.

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Tredici arresti per una serie di reati che vanno dall’estorsione all’intestazione fittizia di beni arrivando fino all’esercizio abusivo del credito. Con l’aggravante del metodo mafioso. Tra gli indagati, considerati dai carabinieri e dalla dda di Roma al vertice dell’organizzazione, Angelo e Luigi Moccia, esponenti dell’omonimo clan camorristico che avevano scelto la capitale per i loro investimenti. Gli investigatori dell’Arma hanno sequestrato 14 ristoranti, la cui gestione era riconducibile ai Moccia. Non solo ristorazione. I Moccia prestavano anche soldi. Tra coloro che hanno chiesto denaro al clan, anche Claudio D’Alessio, figlio di Gigi. In un’intercettazione D’Alessio jr. parla con Marco Claudio De Sanctis, presidente del Mantova Football Club, ed entrambi si lamentano delle pressioni dei Moccia dai quali avevano ricevuto denaro in prestito.