L’imprenditore di Bianco che “flirtava” con le ’ndrine

Le indagini sulla “locale” di ‘ndrangheta di Bianco confluite nell’operazione “Eureka” hanno documentato l’esistenza e l’operatività di una stabile associazione criminale che, secondo gli inquirenti, avrebbe fatto capo ad elementi della famiglia Strangio “Fracascia” di San Luca, nelle cui fila operano esponenti delle cosche di ‘ndrangheta dei Nirta alias “Versu” e Strangio alias “Janchi“, protagoniste della strage di Duisburg, nonché delle famiglie dei Giampaolo detti “Nardo“, Giorgi intesi “Suppera“, dei cosiddetti “Tranca“, nonché dei Pipicella, quest’ultimi, a loro volta, legati alla cosca dei Mammoliti “Fischiante.” Tra i vertici dell’associazione figurano Vincenzo Giorgi e Marcello Nirta, indagati in un altro filone dell’indagine coordinata dalla Dda reggina e ritenuti operanti, rispettivamente, in Italia e in Belgio. Ed è da quest’ultimo procedimento che si innesca quello relativo al territorio di Bianco, in quanto proprio dai citati Vincenzo Giorgi e Marcello Nirta si arriva a Pasquale Bevilacqua, imprenditore originario di Bianco, rientrato di recente in Italia dopo molti anni trascorsi in Australia.