L’imprenditore Marino riottiene i beni. Il sequestro annullato senza rinvio

I giudici della I Sezione della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dei difensori, hanno annullato – senza rinvio – la sentenza di rigetto della Corte d’appello di Messina emessa il 25 marzo dello scorso anno nei confronti dell’imprenditore gioiosano Tindaro Marino, 62 anni, limitatamente alla confisca dei beni che per la seconda volta era stata decisa dalla Sezione misure di prevenzione personale e patrimoniale del Tribunale di Messina. Ordinato nel contempo la restituzione dei beni confiscati agli aventi diritto. Gli stessi giudici della Suprema Corte hanno annullato, con nuovo rinvio alla stessa Corte d’appello di Messina perché decida con un nuovo giudizio soltanto sulla «misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale».