L’omicidio di Costanza sui Nebrodi. Ecco perché il boss Virga resta in cella.

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«La richiesta di riesame dell’ordinanza di applicazione della misura custodiale non è meritevole di accoglimento, dovendo essere condivisi i giudizi di gravità indiziaria e di pregnanza cautelare formulati dal giudice procedente». I giudici del Riesame di Messina spiegano ora in 36 pagine perché hanno deciso di confermare le accuse a carico del boss il boss 58enne di Gangi Domenico Virga, nipote e successore al comando del “padre grande” Giuseppe Farinella, per decenni capo indiscusso del mandamento di San Mauro Castelverde, ritenuto il mandante principale dell’omicidio di Francesco Costanza, il 48enne picciotto di Tusa ammazzato in località Cartolari, tra Acquedolci e San Fratello, la mattina del 29 settembre 2001 «per questioni attinenti alla gestione e spartizione delle estorsioni».