Madre e figlia usuraie, il pm chiede sei anni.

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Due donne di Bagheria che concedevano prestiti a tassi usurai al 30 per cento. Poveri cristi che venivano ridotti con l’acqua alla gola per debiti da 50 euro. Avvertimenti di morte e di percosse a chi non riusciva a pagare gli interessi. L’operazione «The family business», conclusa nel novembre 2017, aveva scoperchiato un inquietante vaso di Pandora. Così ieri mattina, al processo che si sta svolgendo con il rito abbreviato dinanzi al gup Claudio Emanuele Bencivinni del Tribunale di Termini Imerese, la richiesta di condanna fatta dal pm Annadomenica Gallucci per Anna Di Salvo e Vincenza Morana, madre e figlia, non è stata mite: sei anni di reclusione e 4 mila euro di multa ciascuno.