Colpiti i patrimoni appartenenti a due esponenti di spicco di Cosa nostra, considerati vicini a Piddu Madonia e a Bernardo Provenzano. Dopo il sequestro, arriva la confisca dei beni per due imprenditori nisseni che avrebbero accumulato un vero e proprio tesoro grazie agli stretti rapporti che avrebbero intrattenuto con la mafia.
