Mafia dal Sud in Emilia «Iaquinta estraneo».

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I giudici non credono alla versione di Vincenzo Iaquinta sulla mancata custodia di due pistole e di alcune munizioni, lasciate nella disponibilità del padre Giuseppe che non poteva averle perché colpito da uno specifico divieto prefettizia. E per questo lo hanno condannato a due anni. Ma, allo stesso tempo, il tribunale di Reggio Emilia sottolinea l’estraneità del campione del Mondo, nato a Cutri in provincia di Crotone, all’associazione ‘ndranghetista di cui invece il genitore Giuseppe, è considerato figura strategica.