Mafia e droga, le intercettazioni sotto i portici di Librino tra pestaggi e “pentiti”: e Massimiliano Arena dava direttive dal carcere

Che avesse a disposizione un cellulare in carcere era già emerso in altri blitz. Massimiliano Arena quindi non avrebbe perso il vizio. E avrebbe, tramite un telefonino, dato direttive – ma su larga scala – per gestire le piazze di spaccio di viale Moncada 12 e 13. Il suo braccio operativo era il cognato Marco Turchetti che, intercettato dalla polizia, ha informato quasi in diretta dell’andamento degli affari (di droga) in quel di Librino. L’inchiesta “Terzo Capitolo” – coordinata dal pm Giuseppe Sturiale – ha fatto precipitare però le entrate del gruppo mafioso. Che avrebbe cercato di diventare sempre più autonomo rispetto agli alleati. Anche se gli Arena, comunque, sono inseriti nella compagine dei Santapaola-Ercolano.