Mafia, la grande caccia all’ultimo latitante.

Matteo Messina Denaro

Lo inseguono in centinaia, qualcuno assicura che ha i giorni contati. Vero, non vero? Dopo diciotto anni di clandestinità — il boss è nascosto dal 2 giugno 1993, appena qualche mese dopo le stragi di Firenze e Milano e Roma — l’erede dei Corleonesi e il depositario dei segreti di Totò Riina pare che sia accerchiato. Il ministro dell’Interno Maroni ha annunciato più volte «la sua imminente cattura», negli ultimi anni gli hanno fatto terra bruciata intorno arrestando più di una quarantina di favoreggiatori. Sempre più solo, Matteo Messina Denaro è sotto assedio.