Un rosario infinito di vittime, scandito nome per nome. 950 morti ammazzati dalla mafia. Uno si chiamava Piersanti Mattarella, faceva il presidente della Regione siciliana, ucciso la mattina dell’Epifania del 1980 a Palermo. Sul palco di Locri, al raduno di Libera per la Giornata della memoria, parla il fratello Sergio, il presidente della Repubblica, che oggi è «uno come noi», uno come le centinaia di familiari ancora piegati dal dolore che lo ascoltano e lo applaudono.