“Mafia via dallo Stato”. In mille al corteo e stavolta niente botte

Le tensioni non ci sono, le manganellate che hanno sporcato il corteo dell’anno scorso neanche, le contestazioni e le divisioni rimangono. Palermo torna in piazza per dire no alla mafia e ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, magistrata anche lei, e i tre uomini della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, ma marcia divisa. Colorato, plurale, meno affollato di quello di un anno fa, ma in grado di coinvolgere comunque un migliaio di persone, il corteo di sindacati, studenti e associazioni attraversa il centro, invade via Maqueda e via Libertà, si affaccia su via Notarbartolo e lì si scioglie. Sotto l’albero, per il minuto di silenzio organizzato dalla Fondazione Falcone — che quest’anno ha rinunciato alla tradizionale sfilata delle scuole — non più di quattrocento persone. Le distanze — abissali — fra i due mondi rimangono.