Il sogno di tornare ad antichi splendori, la fiducia nelle nuove leve per un futuro radioso: è la visione di Cosa Nostra che rinvigorita da nuovo flusso di denaro, riorganizza una struttura centrale per coordinarsi. Mentre si affida alle nuove tecnologie per comunicare e gestire l’associazione perfino dal carcere, mentre dispone di una rete di informatori che svela le indagini in corso. Una mafia che affilia nuove leve perfino in carcere e che rispetta i vecchi dettami: “Tà maritasti sta mugghieri e tà puorti finu a vita”, così parla in carcere Francesco Pedalino della mafia come scelta per la vita. C’è tutto questo e anche di più nella maxi operazione della Procura di Palermo, guidata da Maurizio De Lucia. Un’indagine monstre dei carabinieri che ha portato oggi all’arresto di 183 persone per associazione mafiosa nei quartieri di “Porta Nuova”, “Pagliarelli”, “Tommaso Natale – San Lorenzo“, “Santa Maria del Gesù” e “Bagheria”, quasi un’intera città e comuni limitrofi a soqquadro.
