Sono trascorsi 35 anni da quel 10 febbraio del 1986, un giorno storico per la lotta alla mafia. Nell’aula bunker dell’Ucciardone, costruita per l’occasione, si aprì il maxiprocesso a Cosa nostra. Per la prima volta alla sbarra vennero portati i capi riconosciuti della più potente organizzazione criminale siciliana, ma anche gregari e picciotti che avevano seminato morte e terrore nella Palermo degli anni Ottanta. Una lunga scia di sangue che non risparmiò gli uomini delle istituzioni che pagarono con la vita il loro impegno per la legalità. Furono 475 gli imputati per diversi capi d’accusa, tra cui quello di associazione a delinquere di stampo mafioso e si svolse tra il 10 febbraio 1986 e il 16 dicembre 1987.
