Messina Denaro, l’ultimo mistero in un’intercettazione. “Matteo alzati”, scatta il blitz.

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“Matteo susiti”. “Matteo alzati”, disse una mattina l’imprenditore che i carabinieri di Trapani stavano intercettando. Un imprenditore ritenuto vicinissimo al superlatitante di Cosa nostra Matteo Messina Denaro, si tratta di Francesco Catalanotto, arrestato ieri mattina. La cimice piazzata nella sua auto registrò il rumore di un portone metallico che si apriva. Il Gps rilanciava la posizione su un computer della centrale operativa degli investigatori: un caseggiato rurale in contrada Fontanelle di Campobello di Mazara. E poi quelle parole. “Matteo susiti”. Era il 24 marzo 2016. Il giorno dopo, scattò il blitz nel casolare. Ma non c’era nessuno.