Messina, le .mani dei clan sui fondi europei. Finanziamenti milionari per terreni “fantasma”: 94 arresti.

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Per anni, l’Unione europea ha pagato ai boss siciliani milioni di euro di contributi per lo sviluppo dell’agricoltura su terreni fantasma. E’ una truffa colossale quella scoperta dal Gico della Guardia di finanza e dal Ros dei Carabinieri nell’ambito di un’indagine della direzione distrettuale antimafia di Messina coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia. Sono 94 le misure cautelari scattate all’alba, 151 le aziende sequestrate, 194 in totale gli indagati: fra i 48 finiti in carcere, lo stato maggiore di due storiche cosche della mafia di Tortorici, il cuore del Parco dei Nebrodi, i “Bontempo Scavo” e i “Batanesi” fra i 46 ai domiciliari, ci sono anche un insospettabile notaio di Canicattì (Agrigento), Antonino Pecoraro, 73 anni, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e una decina di dipendenti dei Centri di assistenza agricola: uno è il sindaco di Tortorici, Emanuele Galati Sardo, 39 anni, pure lui chiamato in causa per concorso esterno.