«Messina non è più solo crocevia».

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«Messina ha abbandonato il suo ruolo di crocevia, piuttosto sfrutta il doppio canale di rifornimento, la Calabria da un lato, Catania dall’altro», spiega il procuratore aggiunto Rosa Raffa. O, per dirla con il comandante provinciale della Guardia di finanza, Gerardo Mastrodomenico, «la città non è più luogo di transito, ma di approvvigionamento e di significativo smercio». Insomma, la sostanza è una e viene fuori con sempre più solidità dalle varie inchieste e operazioni di polizia: a Messina la droga scorre a fiumi.