Narcotraffico, scacco ai clan: undici arresti

Una «struttura associativa solida e articolata», che può contare su «una rete di rapporti con gruppi criminali operanti all’estero». Un gruppo organizzato «in modo professionale» per gestire «decine di kg» di stupefacenti, per lo più marijuana e cocaina, «servendosi di un sistema collaudato, nel cui ambito ciascun membro opera con metodiche ben precise e con un proprio ruolo». Così il gip Sara Merlini ha motivato gli 11 arresti disposti ieri su richiesta della Dda di Catanzaro nei confronti di una presunta associazione dedita al narcotraffico in cui sono coinvolti elementi considerati al vertice dei clan di ‘ndrangheta di Mileto e Zungri. Infatti tra i destinatari della custodia cautelare in carcere ci sono Giuseppe Antonio Accorinti (alias “Scimusca” o “Peppone”), 65enne di Zungri ritenuto il boss del Poro, e Michele Galati, 44enne di Mileto che stando a quanto emerso dall’inchiesta “Maestrale Carthago” – di cui l’operazione di ieri rappresenta la prosecuzione – sarebbe a capo della ‘ndrina di Paravati di Mileto.