’Ndrangheta in Piemonte Di Mauro parla dei legami con i clan di Cittanova.

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Per quasi un anno le sue dichiarazioni sono rimaste “coperte”. Lo si intuisce leggendo i verbali che alla fine del 2017 riempie di accuse nei confronti dei suoi presunti sodali: è rinchiuso in carcere e i suoi continui viaggi in Procura teme possano risultare sospetti. La scorsa settimana, però, una dichiarazione del collaboratore di giustizia Cosimo Di Mauro – affiliato alla cosca Raso-Gullace di Cittanova – irrompe sui media: «Mi volevano fare gambizzare un magistrato, ma mi rifiutai». Di verbali Di Mauro, però, ne ha riempiti parecchi disegnando una mappa dettagliata di nomi di presunti affiliati alla ’ndrangheta nelle “locali” piemontesi e dei reati che avrebbero commesso.